Quando si decide di lavorare per conto proprio, come designer, fotografo, scrittore o altro, si è soliti pensare a tutti i vantaggi che ne derivano: nessun capo a cui rispondere, orario libero, libertà creativa, ferie personalizzate! E’ come vivere un sogno, dove si può fare quello che si vuole quando e come si vuole! Ma la professione di freelancer ha anche i suoi aspetti negativi e nel post di oggi ho voluto elencarvi i 6 “guai” più comuni di chi decide di intraprendere la libera professione nel campo creativo. Vediamoli insieme e spieghiamoli per bene:
1. Amici e parenti si aspettano che lavori per loro a titolo gratuito!
Questo è un peccato che commettiamo un pò tutti, a cominciare da me! Chi di noi non ha mai chiesto un parere professionale ad un amico avvocato o medico, senza aspettarsi di pagare un corrispettivo per tale consulto? I conoscenti, spesso ingenuamente, pensano che il lavoro del creativo sia in fin dei conti divertente e piacevole, ma non si rendono conto del tempo e delle energie che ci vogliono per dar vita ad un’opera creativa!
2. Quegli stessi amici e parenti vi chiedono di fare delle commissioni per loro
Quante volte vi è stato chiesto di firmare per un pacchetto, di portare a spasso il cane o di fare una determinata commissione perché la gente pensa che, a causa della libera professione che avete intrapreso, abbiate molto tempo libero? Essi non hanno la minima idea che ogni freelancer ha delle scadenze che deve rispettare.
3. Le tasse sono alte
Per una libera professione si hanno sempre da pagare tasse più alte rispetto a quelle del lavoratore subordinato. Sarebbe conveniente, prima di iniziare a lavorare, contattare un commercialista per avere qualche utile consiglio. Controllare inoltre online nei siti specializzati se si hanno tutti i documenti in regola.
4. Mancanza di interazione sociale
Quando si lavora per conto proprio da casa, vi è una mancanza di interazione sociale in quanto si può parlare solo con se stesso, con il proprio cane o a delle piante!! Per il freelancer sarebbe consigliabile, quando possibile, incontrare i propri clienti in luoghi pubblici così da avere un duplice vantaggio: si mantiene attiva la conversazione e si possono recepire meglio le esigenze del cliente.
5. Si devono trovare da se i clienti
Potreste essere anche i migliori grafici o fotografi della città, ma questo non significa che si avranno molti clienti, a meno che non siate voi a cercarli! Il marketing è uno degli aspetti più negativi per un freelancer. Fino a quando non avranno guadagnato una reputazione che li precede, l’auto-promozione è necessaria per ottenere nuovi clienti.
6. Un “hobby” diventa un lavoro di “routine”
Come diceva Confucio, quando si fa ciò che si ama non potrà mai essere considerato un lavoro! E il troppo amore può, paradossalmente, far perdere interesse e creatività al freelancer perchè quello che una volta si faceva nel tempo libero ora è diventato un lavoro a tempo pieno.