8 Cose Che Le Scuole di Design Non Insegnano

Oggi i corsi di design, sia in Italia che in Europa, sono contraddistinti da un’offerta formativa particolarmente varia e disomogenea. Diventa pertanto necessaria una riflessione sugli standard qualitativi dell’insegnamento proposto e dei livelli di apprendimento acquisibile derivante da uno specifico monitoraggio ed analisi di queste attività. Una scuola di design dovrebbe avere degli obiettivi chiari e delle finalità concrete riguardo all’offerta dei propri corsi. Esse devono dare l’opportunità allo studente di formarsi a 360° come designer, illustratore e artista, offrendo quindi una preparazione adeguata al mondo del lavoro attuale. Ma è anche vero che in pochi anni non si può insegnare tutto! A questo proposito vediamo ora quelle che, secondo il mio parere, sono le lezioni che le odierne scuole di design non insegnano. Se avete qualcosa da aggiungere sull’argomento, vi invito a farlo nella sezione “commenti” in basso.

design

1. Il Diploma Non Vi Farà Avere Un Lavoro!

Nonostante quello che vi hanno ripetuto ossessivamente i vostri insegnanti o genitori, un diploma in Design non vi farà necessariamente ottenere un lavoro. Piuttosto, ciò dipenderà dai progetti che sarete in grado di produrre attraverso il vostro portfolio. Essi, inoltre, dovranno dimostrare la vostra passione ad un potenziale datore di lavoro: solo così avrete più probabilità di catturare la loro attenzione.

2. Come Usare i Programmi

Paradossalmente, la cosa più evidente che non insegnano alle scuole di design è come utilizzare effettivamente i programmi! Solitamente, in queste scuole si preferisce l’aspetto teorico a quello pratico e ciò è sbagliato! Certo, avere una base teorica è importante ma ciò che conta alla fine sarà la conoscenza dei vari software. Anche perché un potenziale datore di lavoro assumerà solo chi ha già acquisito una certa padronanza con tali programmi.

3. Come Rimanere Creativi

Spesso chi si iscrive ad una scuola di design da per scontato che imparerà chissà quali trucchi per stimolare la creatività. Ma non è così, purtroppo. Sebbene la creatività non possa essere insegnata, certamente può essere stimolata. Anche se si viene ispirati da qualcosa che somiglia a una scarica di energia, in realtà la creatività non vi colpisce come un fulmine, ma può essere “pungolata” e anche rafforzata da un atteggiamento corretto. Bisogna seguire un programma, ma senza pressioni eccessive. Quindi, non state seduti ad aspettare che l’ispirazione arrivi da sé. I principianti aspettano l’ispirazione. I veri professionisti la vanno a cercare e si mettono al lavoro.

4. Come Trovare La Propria “Nicchia”

Altra grande lacuna delle scuole di design è che non preparano i loro studenti al lato commerciale del loro futuro lavoro. Oggi sia per la continua diffusione di business online, sia per la concorrenza che continua ad aumentare anche su internet, trovare la giusta nicchia di mercato per i nuovi business potrebbe sembrare un processo lungo e complicato. Per avere successo in questo lavoro, è quindi molto importante conoscere la propria nicchia di riferimento, magari specializzandosi in qualcosa di specifico e di non molto ampio che permetta di togliersi delle ottime soddisfazioni ed essere sempre tra le prime posizioni dei motori di ricerca online.

5. Come Non Fare i “Preziosi”

Le scuole di design, ma soprattutto l’ego di alcuni studenti, possono portare il futuro designer a soffrire di manie di onnipotenza! Molti tendono a sopravvalutare i propri lavori e quindi tendono a rimanere male quando essi verranno rifiutati dai clienti. Il compito del designer è invece quello di fare il meglio possibile per il cliente, non per il suo portafoglio! Colpa delle scuole, che non danno la giusta importanza all’aspetto meno “materiale” del lavoro e come gestire il difficile rapporto designer-cliente.

6. Gestire il Proprio Tempo

Altro elemento da tenere in considerazione è che oggi le scuole di design non preparano lo studente sul come gestire il lavoro giorno per giorno. Il buon design ha bisogno di tempo e conoscenze adeguate. Imparare a gestire il proprio tempo risulta quindi fondamentale al fine di rispettare le scadenze che impone questo lavoro.

7. L’Umiltà

Come ho detto precedentemente, la maggior parte dei designer sopravvalutano le proprie capacità. Una scuola, come è ovvio, deve necessariamente dare dei voti. Quindi, gli studenti che conseguono un diploma con un giudizio alto, tendono erroneamente a considerarsi dei geni creativi! Ricordate che la fuori esiste sempre qualcuno migliore di voi e i potenziali datori di lavoro non amano atteggiamenti arroganti. Essi hanno bisogno di persone con cui sia facile lavorare, collaborare e scambiare idee creative.

8. Come Scegliere Con Attenzione La Propria Carriera

Oggi esistono molti lavori possibili che vengono etichettati con il termine design e che corrispondono a una domanda molto estesa del mercato industriale. Un mercato che ha bisogno di innovazione, sotto molte forme, dalla funzionalità alla sostenibilità. Il design risponde a promozione, identità, immagine. Il designer è anche colui che si occupa di gastronomia, look, nautica, automobili. Le scuole di design, oggi, purtroppo non stimolano le reali attitudini creative degli studenti. Pensate quindi con largo anticipo a cosa vi piace fare di più e in cosa vi sentite più portati. Nel mercato del lavoro non c’è spazio per gli indecisi.

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